L’osservazione quotidiana della nostra realtà, può aiutarci nell’indagine alla scoperta dei condizionamenti presenti nella nostra mente subconscia. Come ho spiegato in diversi altri articoli precedenti, la realtà in cui viviamo ci mostra nostri meccanismi/programmi che per anni sono rimasti nascosti nel subconscio, e la sua osservazione è il modo più diretto che abbiamo per portarle a livello conscio. La realtà è la proiezione del nostro inconscio; o meglio è la proiezione del nostro passato che dobbiamo imparare a gestire nel nostro presente. Il compito di “osservatori” è da una parte quello di saper gestire ciò che abbiamo costruito, e dall’altra modificare ciò in cui crediamo affinchè il nostro passato non continui a perpetuarsi anche nel futuro. Osservando i nostri comportamenti e stati d’animo ricorrenti possiamo riconoscere i nostri condizionamenti, i quali si nascondono in quelle che noi vediamo come difficoltà nella vita.
Per esempio, un musicista che non riesca ad esprimere completamente la sua abilità a causa della flessibilità della sua mano, potrebbe pensare per analogia che se riuscisse ad essere più flessibile nella vita, la sua espressione musicale ne verrebbe potenziata. Inoltre il fatto di non esprimersi appieno potrebbe essere un alibi, per non mettere in campo tutte le sue qualità e “risparmiarsi”. Allo stesso modo un ballerino che avesse difficoltà con qualche figura potrebbe trovare analogie varie nel suo passato e in altri ambiti della vita.
